Il “Vero” e la forza emotiva al centro della nuova opera poetica del giornalista Francesco Cosenza: pittorico, poetico e cinematografico tra gli ingredienti che echeggiano nei suoi componimenti, tesi alla ricerca e all’espressione letteraria “dell’Altrove”.
Venerdì 3 Maggio, alla presenza di Oreste Lo Pomo in qualità di moderatore, si è tenuta presso il Polo Bibliotecario di Potenza la presentazione della quinta opera poetica di Francesco Potenza, giornalista pubblicista potentino dedito ad articoli di approfondimento culturale (tra gli altri per L’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Basilicata e la rivista scientifica trimestrale di varia cultura Leukanikà. Il testo, edito da Hermaion, è successivo alla pubblicazione di Polaroid 40, Insight, Blue, e Passaggi, ed è indipendente tematicamente dalle precedenti sillogi. Hanno presenziato e contribuito alla presentazione del volume la potessa Alessandra Libertini ed i poeti Andrea Galgano, Angelo Parisi e Francesco Potenza. L’assenza di un filo conduttore che leghi in qualche modo le varie raccolte è legata, - a detta dello stesso Cosenza- “al fatto che le poesie rispecchiano il catalogo di dati sensoriali, sempre diversi che attraversano la vita quotidiana”.

Il libro è stato recensito positivamente da Paolo Di Paolo, scrittore che Cosenza apprezza moltissimo e che quest’anno è stato finalista del Premio Strega; si caratterizza stilisticamente, rispetto alle precedenti pubblicazioni, per uno stile differente, evidente sia dal numero maggiore di poesie riunite all’interno del volume, sia per la lunghezza dei singoli componimenti. A detta del poeta “le poesie sono espressione del modo di essere della quotidianità e del mio modo di rapportarmi ad essa. Pertanto, anche echi e citazioni presenti qua e là (leggendo il libro se ne troveranno ad esempio svariati di intonazione musicale, come il White album dei Beatles o i riferimenti ai Queen e ai Rem) non sono che espressioni delle varie anime che hanno contraddistinto il mio vissuto, dalla fase adolescenziale ad oggi”. Nel corso dell’intervista concessaci il poeta ha anche espresso delle interessanti valutazioni in merito al ruolo sociale e culturale delle biblioteche odierne, anche in riferimento alla sua personale esperienza di utente e la sua singolare concezione di ciò che la poesia è o dovrebbe essere.
















