Risorse digitali
COLLEZIONI DIGITALI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI POTENZA
Consultabili sul sito www.internetculturale.it a partire da questa pagina.
Volumi di pregio della Sezione lucana
La collezione digitale dei Volumi di pregio della Sezione lucana comprende cinquecentine, manoscritti, lettere e volumi rari e/o di pregio appartenenti alla Sezione lucana della Biblioteca nazionale di Potenza per un totale di 82.349 immagini.Tra i nomi degli autori delle nove cinquecentine di questa collezione risalta quello del poeta Quinto Orazio Flacco, nato a Venosa nel 65 a.C. Si segnalano anche opere dei lucani: Giovanni Albino, Ocello Lucano e Bartolomeo Maranta.
Le altre opere lucane rare e di pregio digitalizzate trattano temi diversi, fra cui religione, diritto, storia, letteratura, economia e scienze. Alcune fra queste sono: Il podere di Tansillo del 1769, la Lucania Numismatica di Magnan del 1775 e la Lettera sul monte Volture a sua eccellenza il signor d. Guglielmo Hamilton di Tata del 1778.
Ai manoscritti della collezione – dai titoli Apologie legali ed altre composizioni (1725) e Gli usi civici nell’ex feudo di Casalaspro pretesi dai Coloni di Avigliano del terzo di S.Giorgio (1898) rispettivamente dei legali Francesco Maria Alitto e Raffaele Alfonso Ricciardi – si aggiungono alcune lettere scritte dopo il 1860, a Genzano di Lucania ed a Laurenzana, che documentano l’impegno delle autorità pubbliche locali a combattere il fenomeno del brigantaggio.
Si segnalano, anche, gli otto manoscritti musicali autografi del Maestro Francesco Stabile (Miglionico, 1801 - Potenza, 1860) gentilmente donati alla Biblioteca nazionale di Potenza dal prof. Angelo Lucano Larotonda.
Preziosa è anche la lettera autografa di Gioacchino Murat, Re delle Due Sicilie, scritta nel 1820 ed intestata Provincia di Basilicata.
Opuiscoli lucani
La raccolta digitale degli Opuscoli lucani comprende 435 titoli per un totale di 15.687 immagini. Gli opuscoli, tutti posseduti in originale dalla Biblioteca nazionale di Potenza, sono stati pubblicati da autori lucani e da autori non lucani che hanno trattato argomenti d’interesse locale e/o che hanno stampato la loro opera in Basilicata nel periodo 1694-1948.
Attraverso la digitalizzazione di questo materiale si è voluto documentare in modo più ampio e completo la cultura lucana promuovendo lo studio del territorio anche attraverso la diffusione di pubblicazioni di poche pagine. Chi accede a questa collezione, può, infatti, recuperare notizie di grande interesse, relative ai diversi aspetti della vita storica, culturale, economica, sociale e religiosa della Basilicata.
Si evidenziano gli scritti dell’economista Francesco Saverio Nitti (Melfi, 1868 – 1953), presidente del Consiglio dei Ministri dal 1919 al 1920; del giurista Emanuele Gianturco (Avigliano, 1857 - Napoli, 1907), ministro dal 1896 al 1907; dei senatori Giacomo Racioppi (Moliterno, 1827 – Roma, 1908), Floriano Del Zio (Melfi, 1831 – Roma, 1914), Giustino Fortunato (Rionero in Vulture, 1848 – Napoli, 1932), Francesco Torraca (Pietrapertosa, 1853 – Napoli, 1938) ed Ettore Ciccotti (Potenza, 1863 – Roma, 1939). Tra gli autori lucani che hanno dato lustro alla regione si segnalano, inoltre, il letterato Francesco Lomonaco (Montalbano Jonico, 1772 – Pavia, 1810), lo storico Andrea Lombardi (Tramutola, 1785 – Potenza, 1849), l'avvocato Vincenzo D'Errico (Palazzo San Gervasio, 1798 – Torino, 1855), il patriota Michele Lacava (Corleto Perticara, 1840 – Torre del Greco, 1896) il geologo Giuseppe De Lorenzo (Lagonegro, 1871 – Napoli, 1957) e il giurista Sergio De Pilato (Potenza, 1875 – Potenza, 1956).
Periodici lucani
La collezione digitale dei Periodici lucani è composta da 158 testate, per un totale di circa 36.000 immagini. Ne fanno parte, oltre a 26 periodici cartacei, anche 132 periodici posseduti in microfilm, i cui originali – di proprietà della Biblioteca Nazionale di Firenze – furono acquisiti, all’inizio degli anni novanta, su pellicola da 35 mm., dalla Biblioteca nazionale di Potenza, al fine di documentare in modo più ampio la cultura lucana. I periodici posseduti vanno dal 1854 al 1958 e sono stati stampati a Matera, Lagonegro, Melfi, Moliterno, Muro Lucano, Senise, Venosa, Viggiano e Potenza. Queste raccolte di periodici sono molto importanti per la ricostruzione della storia locale della Basilicata: essi sono anche difficilmente reperibili sul mercato antiquario ed oggi, grazie alla digitalizzazione, risultano facilmente fruibili, non soltanto in sede locale, ma anche via web. La produzione della copia digitale soddisfa, anche, l'importante esigenza di tutelare il materiale posseduto, preservandolo da eventuali ulteriori danni. Tra i periodici della collezione si segnalano le annate 1953-1958 della rivista Civiltà delle Macchine, diretta dal poeta ing. Leonardo Sinisgalli, nato a Montemurro (PZ) nel 1908, il Risveglio umoristico del 1911, La foglia di fico del 1921 e Don Abbondio: Quindicinale umoristico pupazzettato del 1913.
COLLEZIONI DIGITALI DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE DI POTENZA
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Emerografia lucana in digitale
Nel 1998 la Biblioteca provinciale di Potenza ha avviato un progetto di digitalizzazione della consistente raccolta di testate periodiche lucane che custodisce in originale: è l'Emerografia lucana in digitale, che comprende 147 testate, 105.556 pagine, 7.500 fascicoli tutti stampati in Basilicata o attinenti ad essa, nel periodo che va dal 1808 al 1950.
La raccolta comprende quotidiani, quindicinali, riviste letterarie, riviste di agricoltura che racchiudono la storia, non solo editoriale, della regione e che sono presenti solo nella Biblioteca nazionale centrale di Firenze e in pochissime altre biblioteche italiane: dagli Atti dell'Intendenza di Basilicata agli Atti del Consiglio provinciale, dal periodico La Provincia del 1908 a La Basilicata nel mondo del 1924, pervenuti per diritto di stampa o donati da intellettuali locali.
Attraverso una ricognizione su tutto il territorio regionale, sono stati recuperati anche fascicoli mancanti o testate conservate in altre biblioteche, soprattutto nella Biblioteca provinciale di Matera.
Un patrimonio raro che, a causa della consultazione continua da parte di studiosi di storia locale e del Mezzogiorno e della composizione della carta facilmente soggetta a deterioramento, rischiava di andare perduto. Così nel 1998 la Provincia di Potenza finanziò il restauro, la rilegatura, la digitalizzazione di circa settenta testate e l'avvio della indicizzazione di alcune di esse.
All'epoca si privilegiò il materiale post-unitario, ormai escluso dalla consultazione perché più esposto ai danni del tempo: le rilegature erano ormai fatiscenti e gran parte dei fogli, alcuni dei quali strappati, necessitavano di immediato restauro.
Successivamente l’intervento di digitalizzazione, eseguito utilizzando le attrezzature della biblioteca, ha riguardato altri periodici raccolti in volumi ancora integri e non si esclude che la collezione possa essere integrata con altri fascicoli o testate del periodo successivo o provenienti da donazioni di privati. Un progetto in progress quindi, che ha consentito di coniugare tutela, salvaguardia, fruizione e valorizzazione avviando un processo collaborazioni ormai indispensabili per il futuro della biblioteca.
