Con altri occhi, presentazione del libro di Gianluca Ferri

Storie di migranti e migrazioni: la migrazione come destino comune a uomini e animali nel nuovo libro di Gianluca Ferri.

Martedì 6 Maggio si è tenuta presso il Polo Bibliotecario di Potenza la presentazione del nuovo libro di Gianluca Ferri, intitolato “Con altri occhi. Storie di migranti e migratori”. Il volume edito dall’editore Orme è stato illustrato dall’autore, in collaborazione con lo scrittore italo-algerino Hamza Zirem, e il giornalista Mimmo Sammartino, responsabile della redazione potentina della Gazzetta del Mezzogiorno. Per l’autore, che tra le altre cose è anche storico, cantante e docente di discipline corporee si tratta della terza pubblicazione, successiva al breve saggio storico “Chi ha ucciso l’untore? Cronaca ai tempi del colera (1854. Diffusione del colera in Basilicata), edito nel 2023.

con altri occhi locandina

Nel nuovo libro, Ferri unisce all’osservazione dei fenomeni migratori delle specie animali, in particolare gli uccelli a storie reali di migrazioni di esseri umani, che si spostano per scelta o necessità esistenziali (dai rifugiati di guerra a chi si allontana dai propri luoghi originari spinto dal desiderio delle migliori condizioni esistenziali e personali possibili). L’esigenza di un tale intreccio sorge “dalla considerazione della migrazione come strategia di sopravvivenza e stile di vita adottato da moltissime specie viventi, A patto che si intenda il fenomeno in senso non prettamente letterario, per indicare grossi spostamenti, ma, nell’accezione intesa dagli stessi ornitologi di professione come spostamento da un’unità spaziale ad un’altra”.
Tra le tematiche toccate vi è “la paura del migrante inteso come “il diverso”, un qualcosa che ci incute, spesso in modo infondato, timore e che ci toglie qualcosa, precludendoci la possibilità di aprirci ad una sua conoscenza reale. In tal senso le storie raccontate nel testo sono un tentativo di far riflettere sulla necessità di guardare a chi migra “con altri occhi”: la migrazione intesa come una risorsa e non un problema, nell’ottica di una ridefinizione spesso fisiologica delle risorse reali o non più tali di un certo ecosistema”.

Nel corso dell’intervista l’autore ci ha anche illustrato i potenziali benefici che deriverebbero secondo alcuni economisti dall’abbattimento delle frontiere, la deumanizzazione che è sottesa dietro le tragedie di tanti individui che perdono la vita in mare e considerati come semplici numeri... e la passione che nutre sin da bambino per la fauna selvatica e della sua collaborazione lavorativa con la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli).. Interessanti anche le riflessioni sulla natura delle biblioteche odierne ed il loro rapporto con il “tempo”, nonchè sulla condizione esistenziale (e non prettamente o necessariamente economica) la condizione di “migrante povero”...

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Tra le tematiche toccate vi è la paura del migrante inteso come “il diverso”, un qualcosa che ci incute, spesso in modo infondato, timore e che ci toglie qualcosa, precludendoci la possibilità di aprirci ad una sua conoscenza reale.