Francesco Stabile tra Napoli e Potenza

Francesco Stabile tra Napoli e Potenza: questo il titolo del seminario di studi che si è svolto presso il Polo Bibliotecario di Potenza Martedì 21 Maggio. All’incontro hanno preso parte, il prof. Paolo Conte, docente dell’Unibas; la dott.ssa Valeria Verrastro (Deputazione di Storia Patria); il musicista Marco Ranaldi (Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza); Don Vincenzo De Gregorio, già rettore del Pontificio Istituto di Musica Sacra, e, per finire, il musicista Graziano Accinni. 

Locandina

Per il prof. Conte “Stabile è indubbiamente, un uomo del Risorgimento, in quanto muore nell’Agosto del 1860 a Corleto, in concomitanza dei giorni in cui i patrioti lucani da Corleto si organizzarono per fare il loro ingresso a Potenza il 18 Agosto, e da lì procedere alla proclamazione del governo prodittatoriale lucano, concorrendo al processo di unificazione italiana condotto da Garibaldi nel marzo del 1861. Stabile fu uno dei maggiori promotori della costruzione del noto Teatro a lui successivamente intitolato, sebbene sia morto prima che la realizzazione dei lavori raggiungesse la fine”. La  dott.ssa Verrastro ha ricordato che già a partire dal 600 ci fu a Potenza un rilancio del culto popolare verso la passione di Cristo, grazie “alla figura del vescovo potentino Bonaventura Claverio, che trasportò in visita apostolica a Potenza un pezzo della reliquia del sangue di Cristo, che si venerava già dal XIII secolo nella località di Saponara (attuale Grumento Nova) e di cui nel  1652 fece dono alla Chiesa di Santa Maria del Sepolcro, che divenne da allora una sorta di santuario cittadino. Fu lo stesso Vescovo in seguito a stabilire che ogni anno il Venerdì Santo la reliquia fosse trasportata in processione dalla Chiesa di Santa Maria alla Cattedrale, dando il là per la ripresa della pratica della Via Crucis e altre manifestazioni collaterali quali le predicazioni quaresimali, o la ricca raccolta di canti popolari dedicati al tema della passione. E in questo contesto che Stabile, tornato da Napoli a Potenza, diventa maestro di cappella nella Chiesa di Santa Maria ed è mosso alla composizione della sua raffinatissima Via Crucis”. Nell’intervista a più voci il musicista Accinni ha ripercorso le tappe che lo hanno avvicinato alla scoperta e ricerca di brani tipici della musica devozionale lucana, in particolare quelli celebranti i riti mariani....Il pianista Ranaldi, autore del primo studio sistematico sulle vicende  umane e professionali della figura di Stabile ha ricordato la genesi e lo sviluppo dell’ormai quarantennale associazione “Francesco Stabile”, l’innovazione del compositore nell’inaugurare e rafforzare una tradizione letteraria piuttosto scarna nel panorama della musica sacra potentina...e ha ripercorso le fasi che hanno condotto alla registrazione e alla pubblicazione del disco inedito “Francesco Stabile, Via Crucis 1856. Per voci maschili e pianoforte”, raro esempio di musica sacra ottocentesca...Infine Don Vincenzo De Gregorio si è soffermato sull’influenza esercitato dal compositore napoletano Nicola Antonio Zingarelli per la composizione di musica sacra in Stabile.. in un periodo in cui ormai la grande musica sacra conosce la sua fase discendente, a causa della mutata natura delle committenze di qualsiasi opera d’arte, composizioni musicali comprese.... 

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Tra Napoli e Potenza: seminario di studi sulla musica sacra ai tempi del compositore Francesco Pagano e la devozione alla passione di Cristo a Potenza in età moderna