Venerdì 12 settembre si è svolta, presso la Sala Conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Adotta la Panchina Rossa di Elisa”, promossa dal Presidio Libera Potenza Elisa Claps e Francesco Tammone, insieme alla famiglia Claps; progetto che gode del supporto non solo del Polo potentino e del Presidio di Libera, ma anche di numerose altre associazioni
Nel corso della conferenza sono state illustrate le motivazioni e le modalità dell’iniziativa, che intende trasformare la panchina in un dispositivo culturale e civile itinerante, capace di “spostarsi” in tutta Italia.
Il direttore del Polo, Luigi Catalani ha esordito ricordando che “due anni fa, il 12 Settembre del 2023 la nostra sede presentò il diario di Elisa, e con noi ci stavano gli attori della fiction Rai a lei dedicata e vista qualche mese dopo da milioni di italiana, nonché Pablo Trincia, autore sky del podcast di approfondimento e che ha avuto una notevole risonanza e diffusione. Oggi siamo contenti di ospitare nuovamente Gildo e mamma Filomena, e presentare l’iniziativa incentrata sulla panchina rossa di Elisa, che inizialmente resterà visibile per tutti gli utenti del Polo, essendo ubicata nei pressi della Sala lettura collocata a piano terra. Il nostro obiettivo e impegno, in quanto istituto culturale è e sarà quello di promuovere iniziative di educazione alla legalità”.
Marianna Tamburrino del Presidio “Libera Potenza Elisa Claps”, ha spiegato come “l’idea della panchina, dedicata alla memoria di Elisa, e verniciata di rosso dai ragazzi volontari del Presidio, in realtà intende ricordare le storie anche di altre ragazze vittime di femminicidio. Un modo per raccontare e raccontarsi ma anche un luogo simbolico e materiale per chiunque volesse imbucare, non solo dei pensieri da dedicare alla memoria di Elisa, ma anche denunciare storie di violenza. Infatti, accanto alla panchina è stata allestita anche una cassetta preposta allo scopo, affinché noi come Presidio, possiamo venirne a conoscenza e attivare delle modalità e dei percorsi di sostegno. La panchina è pronta per viaggiare in tutta Italia, in base alle richieste di adozione che ci dovessero pervenire, inviando una semplice mail all’indirizzo
Sulla panchina sarà possibile anche visionare una copia delle scarpe a occhio di bue, che Elisa indossava il giorno della sua scomparsa, la riproduzione di un maglione con lo stesso logo della farfalla presente sul capo che portava sempre lei quel giorno e una serie di fotografie incorniciate di altre donne vittime di femminicidio e due quadri, uno che ritrae Elisa e uno Giulia Cecchettin. Oltre ad un camice medico-chirurgo che incarna l’aspirazione umana e professionale, negata ad Elisa.
La stessa Tamburrino ha anche rievocato il progetto “Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa”, che ha permesso di mantenere vivo il desiderio irrealizzato di Elisa, diventare medico per aiutare chi soffre.Un progetto che ha consentito di rinnovare a Goma nella Repubblica Domenicana del Congo il dispensario salesiano Don Bosco Ngangi punto di riferimento per chi non ha nulla: bambini in situazione di strada, sfollati, orfani, donne sole, persone con disabilità. E dove oggi oltre 1.200 persone al mese attendono le cure in un ambiente pulito, luminoso, protetto.
Tra i beneficiari diretti del progetto ci sono anche 62 bambine e bambini gravemente malnutriti, seguiti da un assistente nutrizionale dedicato. Sono bambini che arrivano al dispensario deboli, sottopeso, con gravi carenze alimentari, e che ricevono integratori specifici, controlli regolari e – quando necessario – il trasferimento immediato al medico.
Altri 33 bambini con gravi problemi motori, spesso causati da traumi di guerra, malattie come la poliomielite o da carenze croniche, stanno seguendo un percorso di fisioterapia presso il centro. Le sedute – che includono mobilizzazione, esercizi funzionali, massaggi e anche momenti di gioco e danza – sono pensate per accompagnare ogni bambino nel modo più umano e personalizzato possibile.
Una parte fondamentale del progetto ha riguardato il rafforzamento del laboratorio di analisi del dispensario. Sono stati acquistati tre strumenti diagnostici avanzati: un concentratore di ossigeno, essenziale nei casi gravi di insufficienza respiratoria; un analizzatore ematologico automatizzato, per diagnosticare rapidamente anemia, infezioni e altre patologie comuni; un sistema biochimico automatizzato, per eseguire test su glicemia, funzionalità renale ed epatica.
Nel video proiettato durante la conferenza il fratello di Elisa, Gildo Claps ha ricordato: “negli anni 90’ don si parlava di stalking e femminicidio, anche se erano fenomeni già reali; nel frattempo la sensibilità sul tema è aumentata e ciò mi lascia moderatamente ottimista, e confido nelle nuove generazioni, che sono migliori di quella a cui appartengo”.
Infine, Filomena, mamma di Elisa, ha espresso disappunto per l’operato dei vescovi che si sono succeduti e anche di quello attuale, Monsignor Davide Carbonaro, che nulla hanno fatto in merito alla richiesta di rimozione della targa dedicata all’ex parroco della SS. Trinità, Don Mimi’ Sabia.
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