Gian Domenico Giagni
In occasione dei 50 anni della morte di Gian Domenico Giagni (Potenza 8 luglio 1922 – Roma 9 marzo 1975), il convegno, nel ricordare il poco conosciuto poeta del Novecento, vuole celebrare un momento storico che è a fondamento del rinnovamento morale e civile dell’Italia del dopoguerra, con un focus sulla città di Potenza, dove Giagni nasce, studia e si forma intellettualmente e dove periodicamente ritorna soprattutto con la scrittura.
Letterato di «confine», come nel titolo della sua unica raccolta di versi apparsa postuma, Gian Domenico Giagni esercitò infatti vari mestieri intellettuali, tenuti saldamente insieme dalla passione per la poesia: critico, giornalista, traduttore (e della poesia di un grande autore novecentesco come Jacques Prévert), sceneggiatore (e per registi quali Anton Giulio Majano, Franco Rossi e Giuseppe De Santis), autore radiofonico e teatrale, nonché regista.
La prima sessione dei lavori sarà dedicata alla presentazione del volume che raccoglie gli Atti del Convegno svoltosi a Potenza nei giorni 7 e 8 luglio 2022
Nella seconda sessione si darà conto delle carte del Fondo Giagni donato dagli eredi alla Biblioteca nazionale di Potenza.
Nell’occasione sarà inaugurata una piccola mostra documentaria intitolata “Giagni, le carte di un poeta” che sarà allestita fino al 13 marzo al secondo piano del Polo bibliotecario di Potenza.






